
INTERVISTA A KARIN STOECKER,
Direttore Editoriale Harlequin Mills & Boon, Londra.
WFF: Può dirci qualcosa su di lei, sulla sua carriera nell'editoria e sulle sue letture personali?
KS: Sono sempre stata una forte lettrice. Nel corso della mia "carriera" presso un quotidiano ho presto capito che non ero una scrittrice e così mi sono spostata sul versante dell'editing. Ho sempre amato capire la struttura narrativa di una storia, e che dire di certi incipit convincenti? Oggi ho alle spalle 25 anni di esperienza in Harlequin, dove ho occupato diverse posizioni in ambito editoriale. E' un tale piacere scoprire nuove persone, nuovi posti, esperienze e pensieri attraverso narratori meravigliosi.
Leggo un po' di tutto, fiction e non fiction.
In questo momento confesso di aver ceduto al fascino dell'ultimo di Grisham, The Broker.
WFF: Harlequin Enterprises è un'azienda veramente globale. Quante case editrici, da Cora in Germania ad Harlequin Mondadori in Italia, comprende attualmente Harlequin al di fuori degli Stati Uniti? Si prevede un'espansione?
KS: Harlequin ha 12 case editrici oltreoceano e pubblica in 25 lingue attraverso le aziende consociate o licenziatarie. I nostri libri sono distribuiti in più di 100 mercati internazionali e stiamo per intraprendere una nuova avventura in Brasile.
WFF: Che peso ha il business europeo comparato a quello nordamericano?
In termini di venduto quello europeo è un mercato più ampio di quello nordamericano?
KS: Gli Stati Uniti sono il mercato più importante per i libri Harlequin.
Con le dovute proporzioni, però, i libri venduti oltreoceano sono tanti quanti quelli venduti in Nordamerica.
WFF: Può dirci qualcosa di più su che ne sarà delle collane editoriali, attualmente non più pubblicate in Nordamerica ma ancora molto popolari in Europa, come per esempio Temptation (in Italia: Desire) o i romanzi storici?
KS: L'ultima novità riguardo agli storici è che negli Stati Uniti continueremo a essere distribuiti in una serie di punti vendita selezionati che hanno dato ampi successi di vendita, come Kmart, alcuni Wal-Mart e catene librarie come Waldens, Borders, B&N, Hastings e Books-a-Million.
I romanzi storici continuano a riscuotere gran successo nei paesi oltreoceano, in particolare quelli ambientati nel Medioevo o nel periodo Regency.
I lettori amano anche storie ambientate nell'antichità, nel West o in periodi più recenti, come la Seconda Guerra Mondiale. Le saghe familiari in ogni era storica sono altrettanto popolari tra le nostre lettrici. Entrambi i programmi editoriali da lei citati sono ora stati centralizzati nei nostri uffici di Londra. Stiamo cercando in particolare nuovi autori per Temptation (Desire - NdR). Siamo a caccia di storie che offrano alle lettrici un'esperienza piacevole, con le quali giovani donne metropolitane di tutto il mondo, tra i 18 e i 35 anni, possano identificarsi. I personaggi sono giovani, le ambientazioni urbane, con un background internazionale e cosmopolita come sfondo ai loro incontri, ai loro flirt alle loro esperienze sessuali, ai loro amori e finalmente al loro "per sempre".
Linee guida per aspiranti autrici sono disponibili, insieme a tutte le informazioni, sui nostri siti www.eHarlequin.com e www.millsandboon.co.uk
WFF: Tutte le nuove collane e i nuovi marchi editoriali Harlequin, come Bombshell, Red Dress Ink, HQN ecc., verranno pubblicati anche in Europa? I paesi europei hanno introdotto le nuove proposte in blocco o lo stanno facendo selettivamente?
Che impatto hanno sul mercato europeo?
KS: La maggior parte dei titoli acquisiti per i nostri programmi editoriali sono disponibili per essere pubblicati anche oltreoceano. Ogni mercato fa le proprie scelte e prende le proprie decisioni su come e quando pubblicare un determinato romanzo. Può esservi qualche eccezione nel caso di qualche autrice, per la quale non siamo riusciti a ottenere diritti internazionali.
WFF: Credo che si possa dire che in certi paesi l'introduzione della chicklit sia stato merito di HarIequin per mezzo di Red Dress Ink. Almeno in Italia, dove i romanzi Red Dress Ink sono forse gli unici ad avere un'identità grafica precisa che li identifica ai lettori come romanzi chicklit, appunto. Come sono stati accolti i libri RDI? Sono regolarmente recensiti dalla stampa? Si è avviata una certa politica d'autore?
Che tipo di promozione è stata fatta?
KS: Abbiamo lanciato Red Dress Ink per offrire alle lettrici storie uniche e irriverenti che riflettano lo stile di vita delle donne single di oggi. Gli autori RDI, il cui stile è vivace e lieve e può essere sottilmente ironico o decisamente comico, hanno voci forti e indipendenti. Red Dress Ink è stato accolto molto bene. In Nordamerica e in Italia abbiamo deciso di proporre ai lettori un marchio ben preciso a garanzia di una precisa offerta editoriale. Oggi entrambi i mercati hanno diversi concorrenti. In altri mercati, come per esempio il Regno Unito, la concorrenza era già molto agguerrita grazie a una serie di autrici affermate pubblicate da diversi editori. I romanzi sono regolarmente recensiti da quotidiani e magazine, in effetti si parlava già dei nostri libri prima ancora che il nuovo marchio editoriale fosse lanciato.
Il riconoscimento del singolo autore da parte del pubblico avviene dopo la pubblicazione di diversi titoli (di successo). E' nostro obiettivo, sia nei romanzi seriali sia nei single title, costruire un'immagine d'autore, libro dopo libro. Alcune autrici RDI come Sarah Mlynowski (Sarah è presente nelle librerie italiane con ben quattro romanzi: 'Single Jungle', 'Hot Party', 'Single in prima serata' e 'M come Master', di imminente pubblicazione - NdR) sono conosciute in tutto il mondo, e 'Fashionistas' di Lynn Messina (in Italia 'Fashionista' - NdR) sarà presto un film internazionale.
Un genere come quello della chicklit ci ha consentito di intraprendere forme innovative di promozione e co-promozione con prodotti come Martini e Garnier in Italia, e una promozione in Times Square a New York.
Le attività promozionali variano da mercato a mercato. Red Dress Ink ha inoltre un suo sito, www.reddressink.com che promuove novità in tutti i mercati in cui Red Dress Ink viene pubblicato. Alcuni mercati hanno scelto di pubblicare i romanzi RDI all'interno di un programma più ampio di women's fiction.
WFF: Ci sono linee editoriali più amate in un paese piuttosto che in un altro? Che so, i romanzi storici vendono meglio in Germania piuttosto che in Francia, oppure i gusti si equivalgono un po' per tutto il continente? E ci sono linee più amate in Europa che in Nordamerica?
KS: Certi sottogeneri sono più amati in alcuni mercati piuttosto che in altri. Per esempio i medical piacciono molto in Francia, i romanzi Regency nel Regno Unito. Le lettrici si appassionano a personaggi, ambientazioni e situazioni con i quali possono identificarsi, per questo rispondono meglio a determinati temi. Senza contare che i gusti cambiano continuamente. I venduti dei nostri romanzi rispecchiano l'andamento di tutto il mercato e i trend culturali, così la popolarità dei temi e dei sottogeneri può variare di anno in anno, da mercato a mercato.
WFF: Ci sono temi e/o generi che vendono meglio (o peggio) in Europa che in Nordamerica? Cosa può fare una scrittrice Harlequin per assicurarsi che il suo romanzo sia selezionato per essere tradotto e pubblicato in Europa? Quali temi/problemi/generi dovrebbe prediligere? Cosa possono fare le autrici Harlequin per entrare o crescere nel mercato europeo?
KS: La prima cosa che una scrittrice può fare affinché il suo romanzo venga considerato per la pubblicazione (e traduzione) è ideare personaggi umani e simpatici che garantiscano ai lettori intrattenimento e, nel caso dei romanzi d'amore, un viaggio tutto fatto di emozioni. Ci sono pochi consigli pratici per far sì che un libro venga tradotto. Di sicuro evitare troppe espressioni idiomatiche, slang o modi di dire, oppure basarsi su brand specifici per descrivere un personaggio. Per esempio, 'Lui guidava un'elegante macchina sportiva' dice abbastanza se non di più di 'guidava una Mercedes SL55AMG.' La traduzione letteraria è un processo interpretativo più che letterale, per questo temi e concetti universali sono molto importanti. Sono sicura che i nostri traduttori avrebbero molte riflessioni da condividere con noi su questo argomento.
WFF: La case editrici europee Harlequin pubblicano anche autori locali o solo autori di lingua inglese?
KS: Come regola generale noi acquisiamo solo autori di lingua inglese.
L'anno scorso però abbiamo pubblicato un autore locale, l'italiana Camilla Vittorini, per il nostro programma RDI italiano, e siamo aperti a esplorare la potenzialità di autori locali, caso per caso. Tuttavia non stiamo aprendo indiscriminatamente le porte a nuovi contratti.
WFF: Il Women's Fiction Festival di Matera si propone come un'occasione per gli autori in lingua inglese per meglio comprendere il mercato europeo.
Pensa che questa proposta sia utile?
KS: Credo che la conferenza sia stata un'eccellente opportunità di incontro e condivisione per scrittori, editor e traduttori. E' grazie a scambi come questo che ci si rende conto che ci sono più punti in comune che differenze. Trovo particolarmente importante focalizzarsi sulle speranze, i sogni e le fantasie che accomunano le donne piuttosto che concentrasi sulle singole differenze culturali. Come si direbbe a Matera, è proprio un piccolo mondo.
WFF: Lasciamoci andare a qualche speculazione. Supponiamo che sia l'anno 1985. L'anno dei capelli cotonati e delle spalle imbottite. Cowboy, bambini segreti e storie di amnesia. Le donne non sono ancora poliziotte o investigatrici private.
Harlequin pubblica il primo romanzo con protagonisti afro-americani.
Chi avrebbe mai pensato nel 1985 che nel 2005 Harlequin avrebbe pubblicato Bombshell e Luna, con tanto di vampiri e lupi mannari, che le protagoniste sarebbero state capitani dell'esercito, investigatori privati, agenti dell'FBI? O che la chicklit, un genere dove l'happy ending può non voler dire matrimonio, ma un buon lavoro, buoni amici, la borsetta giusta, avrebbe ottenuto un tale successo? E adesso andiamo avanti velocemente di altri vent'anni. Cosa pensa che pubblicherà Harlequin nel 2025?
KS: Harlequin sarà una casa editrice globale, leader nella women's fiction, e in quest'ottica continueremo a pubblicare un'ampia gamma di romanzi d'amore, in continua evoluzione. La narrativa e le storie d'amore non passeranno mai di moda.
Le lettrici continueranno a cercare esperienze di lettura emozionanti e coinvolgenti che esplorino gli eventi della vita, dal primo amore alla perdita dell'amore.
Ci sono infinite possibilità per raccontare un incontro tra un uomo e una donna.... e oggi come in futuro tutto dipenderà dalla creatività dei singoli autori.
Noi di Harlequin allarghiamo costantemente i parametri dei nostri programmi editoriali, ci espandiamo verso nuovi generi e sotto-generi, sempre a caccia di nuove voci.
Nei prossimi 20 anni immagino che avremo una women's fiction più allargata, romanzi storici, romanzi più letterari e qualche genere di nicchia.
I nostri romanzi saranno pubblicati sotto diversi marchi, linee editoriali e formati.
La nostra costante ricerca della creatività e la nostra passione per l'eccellenza editoriale ci consente di soddisfare i gusti di una gran varietà di lettori, in tutto il mondo.
I rapporti umani sono al cuore di ogni buon romanzo. I rapporti umani sono l'essenza di Harlequin.
WFF: Grazie per il tempo che ci ha dedicato. L'abbiamo molto apprezzato.