Quest'anno il riconoscimento "Baccante" viene conferito a Giuseppina Torregrossa. Nel 2008 Giuseppina Torregrossa partecipa al Women's Fiction Festival per presentare il suo primo romanzo, "L'assaggiatrice" (Rubbettino). Tra gli scaffali della Libreria dell'Arco conosce Giulia Ichino. Passa un anno, e Giuseppina Torregrossa pubblica con grandissimo successo "Il conto delle minne" (Mondadori 2009). Seguono "Manna e miele, ferro e fuoco" (Mondadori 2011), "Panza e prisenza" (Mondadori 2012) e "La miscela segreta di casa Olivares" (Mondadori 2014). Per nottetempo pubblica "Adele" nel 2012 e "A Santiago con Celeste", nel 2014.
Palermitana, ginecologa, Giuseppina Torregrossa sa raccontare le donne in modo unico. Qualcuno l'ha definita la Allende siciliana. "Essere considerata l'Allende siciliana mi fa piacere, ma non sopporto che mi si dica che i miei libri appartengono al genere della letteratura femminile. Che vuol dire? I miei libri sono per tutti, nonostante in essi si parli di sentimenti".
Nell'ultimo suo romanzo, "Il figlio maschio" (Rizzoli), che verrà presentato in anteprima nazionale al Women's Fiction Festival, l'amore per le donne si unisce a un altro grande amore di Giuseppina Torregrossa, quello per i libri, sfociando in una potente saga familiare che abbraccia un secolo di donne, di libri e di profumi della Sicilia.
Nell'anno in cui si celebra la lettura con il motto "il futuro è un libro aperto", la Baccante non poteva quindi che andare a lei e a un'amicizia nata tra gli scaffali di una libreria.